Alberico Cecchini

“Questo libro è il manifesto della fine del porta a porta e del telemarketing.
E soprattutto è il manifesto della vendita professionale trainata dal marketing.
Abbiamo appena iniziato ad applicare in modo sistematico alcuni degli insegnamenti di Frank e in quest’ultimo semestre le richieste spontanee sono esplose!!!


Siamo sulle 50 circa al mese, un numero che se lo dico ai miei concorrenti non ci crederanno mai e poi mai. 
In un mercato, quello della pubblicità su stampa in crollo verticale da 10 anni.

In cui nessun cliente chiama per comprare, anzi sembrerebbe che nessuno più la voglia. E in cui i venditori della concorrenza martellano con telemarketing e porta porta raschiando il barile, al limite della truffa o buttandola sul patetico.”

Laura Caracciolo

“Ho acquistato due libri di Frank Merenda: “Vendere fa schifo se non sai come farlo” e “Il Marketing fa schifo se lo studi all’università”.
Non li ho letti: li ho divorati! Ogni tanto li rileggo perchè repetita iuvant.
Sono pieni di consigli utilissimi e di casi pratici. Dunque si tratta, in entrambi i casi, di una lettura estremamente interessante alla quale dovrebbero approcciarsi tutti, professionisti ed imprenditori.
Lo stile è molto chiaro e scorrevole. Complimenti vivissimi e… resto in trepidante attesa del prossimo volume!”

Carlo Conte

[SENZA FRANK NON CE L’AVREI FATTA!]
“Senza Frank Merenda probabilmente non avrei mai raggiunto i traguardi di oggi, e quelli di domani.
A soli due anni da Marketing Merenda il mio mondo è totalmente cambiato.
Eppure non era iniziata così bene… oggi sono un osteopata soddisfatto e orgoglioso del mio lavoro, ma quando ho aperto il mio studio brancolavo nel buio più totale.
Mi licenziai da dipendente a soli 23 anni e insieme ad un collega, contro il parere di tutto e tutti, intrapresi la strada da libero professionista.
“Sei troppo piccolo! Chi te lo fa fare! Ci sono una marea di responsabilità!”.
Non ascoltai. Ho sempre creduto in me stesso e senza finta modestia dal punto di vista delle conoscenze e delle capacità sono sempre stato ad un livello alto. Purtroppo non bastava, fu in disastro.
Pazienti fuori target, pochi soldi, frustrazione… poi arrivò un libro sulla mia scrivania “Vendere Fa Schifo… se non sai come farlo”, un regalo di mio cognato Amedeo.
Lì dentro c’era tutto quello che mi mancava, la consapevolezza che non bastano la laurea, i master e i corsi appesi al muro. La comunicazione è tutto.
Il mio socio non era d’accordo: “il marketing non funziona nel campo della salute! Anzi ti metti in cattiva luce”. Cosa ho fatto? Mandato a quel paese! L’ho liquidato con quattro spicci e ora quegli stessi soldi li guadagno in un giorno.
Ovviamente con il Metodo Merenda non sono arrivati solo i soldi, il marketing c’entra poco o nulla con i soldi. E’ arrivata la felicità, la soddisfazione, la gratitudine dell’altro. Perché quando lavori bene attrai le persone giuste e i risultati migliorano sempre di più e il circolo diventa virtuoso.
Dopo essermi preso il rischio di sostenere da solo tutte le spese e il fitto dello studio, con la borsa di studio vinta all’università ho pagato il corso a Vienna. I miei amici iscritti a Economia mi hanno preso in giro per un anno: “ti facevi un viaggio ai Caraibi al posto di regalare soldi a questo”.
Loro sono ancora lavoratori precari.
Oggi ho 27 anni, una lista d’attesa bloccata a due mesi, lavoro ogni giorno 12 ore al giorno, insegno da assistente al College dove ho studiato (grazie alle relazioni generate dal Metodo) e alla pubblicazione del mio libro ho riempito un cinema con più di 250 persone e intervista a RAI 3.
Frank Merenda mi ha INSEGNATO a fare tutto questo?
No.
Frank Merenda mi ha SPINTO a fare tutto questo.
Già amavo il mio lavoro, già amavo scrivere, già amavo stare sul palco, già amavo comunicare ma NESSUNO, NESSUNO compresi i miei professori, i miei amici e i miei genitori mi aveva mai spinto a farlo davvero.
Frank l’ha fatto e a suon di schiaffi!
Devo essere sincero Frank, forse non sei stato il primo in assoluto. Il mio professore di psichiatria una volta disse: “in questa società avete sempre l’alibi di essere troppo piccoli per fare questo o quello. Quando usate questa scusa tenete sempre a mente che Alessandro Magno alla vostra età aveva già conquistato tutto il mondo allora conosciuto”.
Lo psichiatra non ci è riuscito a non farmi sentire matto, e invece ci ha pensato un matto a farmi sentire normale nel fare quello che mi piace.
Grazie infinite Frank.”